una ricerca continua
Riunione GUERRA CIVILE BOLOGNA DAL PRIMO DOPOGUERRA ALLA MARCIA SU ROMA 1919 1922
SABATO 26 APRILE DALLE 17:00
Presentazione del libro di Antonio Senta e Rodolfo Vittori
edito da Zero in Condotta, 2024

Questo libro ricostruisce in maniera analitica la situazione
politica e sociale di Bologna e provincia nei quattro anni dal
1919 al 1922. Districandosi in una mole densissima di fatti, gli autori rileggono una stagione centrale per la storia locale e italiana, dal momento che la città e la provincia felsinea sono tra i luoghi dove è più radicato il movimento socialista e dove poi si afferma violentemente il fascismo, ben prima della marcia su Roma dell’ottobre 1922. Lo fanno tenendo conto della storiografia sul tema e utilizzando in maniera comparativa diverse fonti, alcune delle quali inedite: carte di polizia, giudiziarie, stampa periodica, materiali prodotti dalle varie parti politiche. Ne esce un quadro interpretativo con alcuni elementi di parziale novità, tra cui l’emergere precoce del nazionalismo e il suo attivo procedere in senso antioperaio anticipando il primo fascismo, l’apporto dell’anarchismo nel fronte rivoluzionario e i tentativi, deficitari ma esistenti, di concretizzare un’insurrezione sociale, la centralità della questione agraria, i cui tecnicismi sono qui finalmente
districati, le diverse dinamiche della provincia, dalla pianura all’Appennino, con tutte le loro specificità: Molinella, Imola, Budrio, Castiglione dei Pepoli, Vergato sono solo alcune delle località oggetto di estensive ricerche. Ancora, emerge prepotente il tema della violenza fascista, la cui portata qualitativa e quantitativa risulta ancora maggiore di quanto messo in evidenza dalla storiografia precedente, e appare chiara la compiacenza delle istituzioni liberali nei confronti dello squadrismo, in un quadro in cui le eccezioni confermano una regola generale di tolleranza verso le camicie
nere. Ne esce un libro scientificamente rigoroso, uno strumento importante che offre al lettore una bussola per orientarsi nell’accavallarsi di fatti fondamentali per la successiva storia del nostro paese.

Interverrà
ANTONIO SENTA

Archivista all’International Institute of Social History di Amsterdam e ricercatore al Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Trieste. Da alcuni anni insegna storia e filosofia nei licei. Dopo il suo primo libro con Zero in Condotta nel 2012, ha pubblicato numerose monografie e curatele sulla storia dell’Otto - Novecento con una particolare attenzione alle correnti libertarie del movimento operaio.

Riunione VENERDì 21 MARZO 2025 ORE 20:00 presso CIDRA Centro Documentazione Resistenza Antifascista Via Fratelli Bandiera 23. IMOLA
Presentazione del libro di Franco
Schirone e Mauro De Agostini
edito da ZIC (zero in condotta) 2024

Il POPOLO TIRANNI PIU’ NON VUOLE

Attraverso la storia delle leggi eccezionali e del
domicilio coatto nell’Italia di fine Ottocento con una
attenta analisi gli autori intendono offrire elementi di
conoscenza storica ma anche strumenti di critica del
potere politico contemporaneo. Al di là delle
caratteristiche specifiche della “torsione autoritaria”
dell’Italia degli anni Novanta dell’Ottocento, quel che
emerge è infatti la continuità di mezzi cosiddetti
“eccezionali” utilizzati via via dallo Stato italiano
nell’esercizio del governo. In altri termini, esso ricorre,
in più ondate, a leggi emergenziali, frutto di una visione
del diritto come “diritto penale del nemico”, che
attaccano la cosiddetta legalità democratica: succede a
fine Ottocento, con il fascismo, con la legge Reale del
1975, con la legge Cossiga del 1980, ancora con la legge
401 del 1989 che introduce i Daspo, con quella Turco-
Napolitano del 1998 che istituisce i Centri di
permanenza temporanea (oggi Centri di permanenza
per il rimpatrio), quindi con la legge Pisanu del 2005,
con il Pacchetto sicurezza Maroni del 2008, con il
decreto Minniti-Orlando del 2017, con i due decreti
Salvini del 2018 e 2019 (Disposizioni urgenti in materia
di ordine e sicurezza pubblica) e infine, ultimo in
ordine di tempo, con il decreto legge Meloni-Salvini
1660.La legislazione d’emergenza si accumula, decennio
dopo decennio, e gli spazi di libertà di espressione si
restringono, fino a farci vivere in una gabbia, che si è
chiusa intorno a noi, decreto dopo decreto, un giro di
vite dopo l’altro.

LEGGI ECCEZZIONALI E DOMICILIO COATTO NELL’ITALIA DI FINE OTTOCENTO

Interviene
MAURO DE AGOSTINI
Già docente di Storia nei licei, si
occupa di storia del movimento
anarchico e dei sindacati.

COLIN WARD SABATO 1 FEBBRAIO 2025 ORE 16:30 Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana (ASFAI)

Colin Ward (Londra 1924 - Ipswich 2010) è stato uno dei maggiori pensatori anarchici della seconda metà del XX secolo. Ha cominciato a lavorare come architetto prima, come insegnante poi. Per oltre vent'anni è stato scrittore e giornalista free-lance. Gran parte delle sue ricerche si occupano dei modi "non ufficiali" con cui la gente usa l'ambiente urbano e rurale, rimodellandolo secondo i propri bisogni. Ha così scritto una ventina di libri su temi sociologici e urbanistici come il vandalismo e gli orti urbani, l'occupazione di case e l'autocostruzione, tra cui:
• Dopo l’automobile (n.e. 2012)
• Acqua e comunità (n.e. 2024)
• Anarchia come organizzazione (n.e. 2019)

Interviene
FRANCESCO CODELLO
Filosofo e pedagogista, è stato insegnante e dirigente scolastico nonché fondatore della Rete dell'educazione libertaria e redattore della rivista libertaria "Semi sotto la neve", nonché conoscitore e divulgatore del pensiero di Colin Ward.


1874 - IL MOTO INTERNAZIONALISTA E LA MARCIA SU BOLOGNA DEGLI ANARCHICI: “ANDIAMO A FARE LA RIVOLUZIONE” Una giornata di studi dell’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana (ASFAI) venerdì 13 dicembre 2024, ore 16:00

Conclusa la Conferenza di Rimini del 1872, che vede l’internazionalismo italiano staccarsi dal Consiglio Generale dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori guidata da Carlo Marx, viene fondata la Federazione Italiana antiautoritaria: Carlo Cafiero presidente, Andrea Costa segretario e Michele Bakunin ispiratore. Presente soprattutto nelle Romagne, questa nuova organizzazione propone un progetto insurrezionale che compie la sua prima azione nel 1874 con il tentativo, generoso ma sfortunato, di portare la rivoluzione a Bologna, impossessandosi delle istituzioni cittadine. Ne sono protagonisti soprattutto gli internazionalisti romagnoli e tra questi, in particolare, gli imolesi. Saranno un centinaio di loro a partire per Bologna e circa una cinquantina quelli che verranno arrestati per poi essere processati e assolti dopo venti mesi di carcerazione preventiva.

PROGRAMMA
Venerdì 13 dicembre
16:00-16:10 Saluti
16:10-16:30 Introduzione
Carlo De Maria (Università di Bologna, Direttore del Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri di Bologna) Società e politica in Italia tra i moti del macinato e i tentativi insurrezionali del 1874
16:30-19:00 Relazioni
Coordina Massimo Ortalli
16:30-16:50 Roberto Zani (pubblicista e studioso dell’anarchismo) La Prima Internazionale in Italia
16:50-17:10 Claudia Dall’Osso (Università di Bologna, Presidente onoraria del Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri di Bologna) Dalla formazione alla “svolta”: le origini del socialismo in Andrea Costa
17:10-17:30 Daniela Zani (docente, attivista nella prevenzione alla violenza di genere, collaboratrice dell’ASFAI) Il diavolo al Pontelungo di Bacchelli: una narrazione tendenziosa
17:30-17:50 Massimo Ortalli (studioso dell’anarchismo e responsabile dell’ASFAI) La marcia degli imolesi: l’arresto i processi il trionfo
17:50-18:00 Conclusioni
Monica Tassoni (docente e collaboratrice dell’ASFAI)


RELATORI

Claudia Dall’Osso ha conseguito la laurea in Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna con una tesi su un carteggio inedito tra Anna Kuliscioff e Filippo Turati.
È stata dipendente della Biblioteca Comunale di Imola dal 1986 al 1990; è iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 1986.
Dal 1999 al 2008 è stata docente a contratto per gli insegnamenti prima di Storia sociale, poi di Storia della cultura e delle idee presso la sede di Rimini dell’Università di Bologna; dal 2009 al 2013 è stata docente a contratto per l’insegnamento di Giornalismo di moda presso la sede di Rimini dell’Università di Bologna. È stata per anni membro della Commissione pari opportunità del Comune di Imola; è attualmente membro della Commissione toponomastica del Comune di Imola.
Dal 2022 è membro del Consiglio Direttivo e Presidente onoraria del Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri che ha sede a Bologna.
Fra le sue principali pubblicazioni: Filippo Turati, Anna Kuliscioff, Amore e socialismo. Un carteggio inedito, Milano, La Nuova Italia, 2001; Voglia d’America. Il mito americano in Italia tra Ottocento e Novecento, Roma, Donzelli, 2007; Tra nobile politica e arte poetica: il carteggio Pascoli - Codronchi Argeli, in Per continuare il dialogo…: gli amici ad Angelo Varni, a cura di A. Malfitano, A. Preti, F. Tarozzi, tomo 2, Bologna, Bononia University Press, 2014; Giovanni Codronchi Argeli. Biografia di un liberale italiano, Roma, Donzelli, 2021.

Carlo De Maria è Professore associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna. È direttore del Centro studi e ricerche Renato Zangheri presso la Fondazione Duemila di Bologna. Ha fondato e dirige, presso la casa editrice Bologna University Press, la collana di studi storici “OttocentoDuemila” e la rivista di Public History “Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi”. Ha dedicato una parte della sua attività di ricerca alla storia dell’anarchismo e ad alcune biografie socialiste e libertarie dell’Ottocento e del Novecento (ad esempio, quelle di Camillo Berneri, Giovanna Caleffi, Andrea Costa, Alessandro Schiavi, Margherita Zoebeli).

Massimo Ortalli, saggista e studioso di storia dell’anarchismo e dei movimenti libertari, è responsabile dell’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana.
Ha collaborato ai principali periodici e riviste del movimento anarchico, in particolare “Umanità Nova” e “A Rivista”. Ha scritto numerose voci del Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani (BFS Edizioni, 2003-2004) e ha pubblicato, fra l’altro, Il Pensiero libertario attraverso il XX Secolo (con Maurizio Antonioli, BFS Edizioni, 2003), Anarchismo (con Andrea Pirondini, 2009), Gaetano Bresci, tessitore anarchico e uccisore di re (Nova Delphi, 2011), Le edizioni di Kropotkin in italiano (1879-1926) (Bruno Alpini, 2022), Libri e opuscoli della Prima Internazionale (1871-1928), in Da Rimini a Saint-Imier. Nascita dell’anarchismo in Italia, atti del convegno, “Acronia. Studi di storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali”, II. 2, 2022. Ha curato La Biblioteca perduta di Luigi Fabbri. Mille titoli di editoria sociale (1871-1926) (Bononia University Press, 2015) e Luigi Fabbri, La prima estate di guerra (BFS Edizioni, 2015).
Da lungo tempo sta curando una bibliografia dell’anarchismo di lingua italiana compresa fra il 1870 e il 1940

Riunione VENERDI 5 LUGLIO ore 20:00 DIBATTITO SUL TEMA BIG TECH E GUERRA Ne parleremo con ANDREA COVERI - Ricercatore di economia presso l'Università di Urbino
Nell’arco delle ultime due decadi, le grandi piattaforme digitali, comunemente note come “Big Tech”, hanno acquisito un ruolo di primo piano all’interno delle gerarchie del capitalismo globale. Amazon, Meta (Facebook), Microsoft e Alphabet (Google) negli Stati Uniti, così come le loro controparti cinesi (quali Alibaba, Baidu, JD e Tencent) rappresentano oggi dei colossi in grado di penetrare una molteplicità di segmenti di mercato e di accumulare un potere economico e tecnologico senza precedenti. Da un lato risulta dunque quanto mai importante interrogarsi sulla natura del potere di comando delle grandi piattaforme, soffermandosi sugli elementi di continuità e di discontinuità rispetto alle grandi imprese transnazionali del Novecento e – dal punto di vista delle classi subalterne – tentando di definire possibili forme di rivendicazione e lotta all’altezza dell’avversario. Dall’altro lato, gli studi sul capitale monopolistico e sull’imperialismo ci ricordano che la guerra è spesso esito dello scontro innescato dalla competizione intercapitalistica su scala mondiale, in un contesto in cui gli interessi degli Stati si intrecciano con le strategie di accumulazione della classe capitalistica. Dall’aggressione imperialista russa in Ucraina allo scenario bellico in Palestina, qual è il ruolo giocato dalle grandi piattaforme digitali nei contesti bellici contemporanei? Più in generale, sebbene con particolare riferimento al caso statunitense, quali sono i fattori che legano grandi piattaforme digitali come Amazon e Google all’industria militare e agli apparati di difesa americani?

A partire da queste domande, l’incontro si propone di esplorare e discutere il nascente “complesso militare-digitale”, non privo di contraddizioni interne, analizzandone determinanti economiche e risvolti politici.

IMOLA - Via Fratelli Bandiera 19 o da Via Caterina Sforza 5, parco Verziere delle monache, di fronte al parcheggio dell'ospedale vecchio

Riunione ECOLOGIA SOCIALE E DIRITTO ALLA SOCIETA’ http://zeroincondotta.org/libri/aavv_ecologiasociale.html Sarà presente l'autore Federico Venturini, Sabato 1? giugno ore 17:00 Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana Via Fratelli Bandier
Le città sono sempre più in prima linea nella crisi ambientale e sociale attuale e ne sono, contemporaneamente, causa importante e potenziale soluzione.



In tutto il mondo una nuova ondata di movimenti sociali urbani sta crescendo per combattere lo sfruttamento economico, l'esclusione sociale, le politiche disumane di contrasto all'immigrazione, l'oppressione di genere e la devastazione ecologica. Sono movimenti che, nello stesso tempo, stanno costruendo alternative economiche, sociali e politiche basate sulla solidarietà, l'uguaglianza e la partecipazione.



Questa antologia sviluppa i dibattiti iniziati all'interno del Transnational Institute of Social Ecology (TRISE) sull'urgente necessità di ricostruire le realtà sociali e politiche delle città del nostro mondo. Discute le prospettive dei movimenti urbani radicali, esamina il potenziale rivoluzionario del concetto del diritto alla città ed esamina come il mondo dell'attivismo, quello intellettuale e i movimenti comunitari possono lavorare insieme per un futuro ecologico e solidale.



In una fruttuosa conversazione tra teoria e pratica, questo libro apre nuove strade per ripensare il cambiamento sistemico urbano in modo tale da sfidare l'oppressione e trasformare la maniera in cui le persone lavorano, creano e vivono insieme.

Riunione 1 maggio 2024 Prato della Rocca Imola


Presidio - manifestazione prato della rocca dalle 10 alle 13 con banchetto di libri e materiali di movimento, e interventi di compagn@ a microfono, con caratterizzazione antimilitarista ma non solo, distribuzione del volantino, microfono aperto ad interventi.
All'interno dell'iniziativa ospitiamo la mostra di Carlo Ferri.






Segue pranzo conviviale in sede (ognun@ porti qualcosa, noi garantiamo pane vino e portata base).
Infine, grande novità, ci sarà una inedita asta di manifesti storici anarchici, molto belli e selezionati.
Partecipate numeros@

Riunione L’antropologia anarchica che già esiste. David Graeber e le lotte contro la falsa moneta dei nostri sogni. SABATO 17 Febbraio 2024 ore 17.00 presso: ARCHIVIO STORICO DELLA FAI VIA F.LLI BANDIERA 19, IMOLA Intervengono per la rivista AL
David Graeber (USA, 12 febbraio 1961 - Venezia, 2 settembre 2020) è stato un antropologo e militante anarchico statunitense.

Autore di numerosi libri tra cui La rivoluzione che viene. Come ripartire dopo la fine del capitalismo; Frammenti di antropologia anarchica; Bullshit Jobs; L'utopia pirata di libertalia; Rivoluzione: istruzioni per l'uso, e di articoli, ha insegnato come professore aggiunto di antropologia all'Università Yale.

In aggiunta al suo lavoro accademico, Graeber fu coinvolto direttamente e indirettamente in numerose iniziative politiche e sociali, tra cui la militanza nel sindacato Industrial Workers of the World, la partecipazione alle proteste contro il World Economic Forum a New York City nel 2002, il sostegno nel 2010 alle proteste studentesche del Regno Unito e il contributo alle prime fasi della nascita del movimento Occupy Wall Street. Fu, inoltre, co-fondatore di Anti-Capitalist Convergence.

Nel novembre 2011, il magazine Rolling Stone attribuì a Graeber la paternità dello slogan: «Noi siamo il 99 per cento» e la nascita della prima Assemblea Generale di New York City. Fu membro del Comitato consultivo ad interim dell'Organizzazione per una società partecipativa (IOPS), un'organizzazione non governativa che si occupa di autoregolazione dei lavoratori, uguaglianza dei diritti tra gli esseri umani, solidarietà, diversità, sviluppo eco sostenibile e internazionalismo. (Fonte Anarcopedia)



David Graeber diceva di aver sentito parlare per la prima volta di anarchismo da bambino, quando suo padre gli raccontava della sua esperienza in Spagna con la brigata internazionale durante la guerra civile. Allora, a catturare la sua immaginazione furono la descrizione di come Barcellona fosse organizzata secondo i principi anarchici. Fu in quel momento che incominciò a guardare all’anarchismo come ad un modo di pensare le relazioni sociali attraverso i prismi della libertà e dello sviluppo della creatività umana.

Questa posizione etica e intellettuale è dappertutto nei suoi scritti e lo ha aiutato nel tempo a fare della (sua) antropologia un’esplorazione costante delle possibilità e degli immaginari che ogni società produce attraverso le azioni creative dei soggetti che la costituiscono.



È per questa sua visione trasversale e immediatamente politica che ALEA ha deciso di dedicargli un numero monografico, in cui sono presenti dei suoi saggi inediti e delle schegge di situazionismo. ALEA e' in debito con DG, ma per fortuna si tratta di quel tipo di debiti di cui non ci si vuole sbarazzare.

Riunione GIORGIO BERTANI, Editore Ribelle libro + docufilm "Verona city lights"
16 DICEMBRE 2023 ore 17:00
MARC TIBALDI e FILIPPO COMENCINI presenteranno:
GIORGIO BERTANI, Editore Ribelle libro + docufilm "Verona city lights"
Autore: Marc Tibaldi Edizioni: Milieu

Nel gran proliferare di espressioni editoriali (riviste, librerie, case editrici) che hanno caratterizzato il periodo dal ’68 fino ai primi anni ottanta, un posto particolare spetta all’editore Giorgio Bertani, per la capacità che ha avuto di ospitare nel suo catalogo le voci più significative del pensiero critico di quegli anni.
Frutto di un lungo lavoro di ricerca tra archivi e storia orale, questo libro ripercorre la storia di una casa editrice e della città in cui è nata, Verona, all’epoca laboratorio di culture antagoniste, al pari di Milano, Bologna e Padova, all’interno delle tensioni culturali e politiche che animavano questa sorta di triangolo. Tra testi eretici, successi editoriali, premi Nobel, censure poliziesche, ristampe e incontri internazionali, vengono raccontate la vita e le passioni di un editore che diventano specchio di un’epoca di ribellioni.
Da Dario Fo a Horst Fantazzini, da Georges Bataille a Franco Berardi Bifo, da Paul Nizan a Jacques Derrida, dai Tupamaros all’IRA, da Giangiacomo Feltrinelli a Felix Guattari, dal Vietnam alla Cina, da Franca Rame a Gilles Deleuze… e così ancora per altre vie di fuga in una prospettiva vertiginosa che attraversa fuochi del pensiero e insorgenze sociali, questo è Giorgio Bertani editore ribelle.
Un libro e un docufilm, un intreccio di testimonianze che vuole raccontare quegli anni senza indugio alla nostalgia, per mettere in moto desideri, critiche e creazioni.
Il libro contiene un’ampia rassegna a colori delle copertine più significative del catalogo Bertani e i contributi di intellettuali e scrittori che hanno fatto parte di quella stagione come militanti e che continuano ad animare il panorama culturale ancora oggi, come Antonio Moresco e Carlo Rovelli.
Il docufilm Verona city lights, con interviste inedite allo stesso Giorgio Bertani e a tutti i protagonisti di quella stagione, è arricchito dalle musiche inedite di Claudio Fasoli.



a questi link potete trovare una scheda del libro e altre info:



https://milieuedizioni.it/product/giorgio-bertani-editore-ribelle/

https://www.facebook.com/profile.php?id=100027199552636

Riunione CAPITALISMO IN EVOLUZIONE: ESISTONO NUOVE PROSPETTIVE?
25 NOVEMBRE ore 17:0
TONI IERO e LUCIANO NICOLINI presenteranno:

1 Cos'è il capitalismo. Definizioni (Marx, etc.)
2 Crescita della Cina e declino degli Stati Uniti: fine del capitalismo?
3 Che Paese è la Cina?
4 Capitalismo di Stato
5 Realtà non capitaliste (o anticapitaliste) odierne
6 Possibili traiettorie di uscita dal capitalismo
7 Le forze anticapitaliste
8 Punti di forza del capitalismo: i capitalismi
9 Il capitalismo e la "sovrastruttura" politica
10 L'imperfezione pragmatica del capitale

I punti 1, 2, 3, 4, 8, 9 e 10 li tratterà Toni Iero
I punti 5, 6 e 7 li tratterà Luciano Nicolini.

Proposte didattiche dell’archivio storico della federazione anarchica italiana [ASFAI] per le classi del triennio delle secondarie superiori.
PROPOSTE DIDATTICHE. LABORATORI.

I laboratori possono svolgersi in classe o in una sala conferenze limitrofa all’archivio e sono organizzati in due fasi: nella prima, della durata approssimativa di un’ora, il relatore illustra a grandi linee il contesto storico e risponde alle domande degli studenti.
Nella seconda, di 2 o più ore, gli studenti diventano protagonisti nell’analisi dei documenti proposti: materiali d’archivio, testi a stampa, manifesti, filmati.
Di seguito si elencano gli argomenti proposti per l’anno scolastico 2023-2024.

1. ANTIMILITARISMO E RIFIUTO DELLA GUERRA NELL’ERA DEGLI STATI NAZIONALI.
Introduzione teorica. Dibattito. Laboratorio di analisi di documenti.
DEFINIZIONI: guerra, guerra civile, guerriglia, rivoluzione, resistenza, guerra santa, guerra giusta, guerra di conquista, guerra di liberazione, guerra di classe, ecc. Coscrizione obbligatoria, renitenza alla leva, imboscati, resistenza passiva, pacifismo assoluto, ecc.
L’ANTIMILITARISMO: Storia e filosofia dei pacifismi. Analisi delle tesi più significative prodotte da teorici dell’antimilitarismo anarchico.
MANIFESTI ANTIMILITARISTI. Preparazione di un PowerPoint con manifesti anarchici presentati e descritti in vista di una presentazione pubblica.
IL MARKETING DELLA GUERRA. Come convincere milioni di persone a giocarsi la vita per la “patria”. I volontari. Il mito della virilità e l’orrore per l’imboscato. I martiri e i monumenti ai caduti. I reduci e il reducismo. Gli invalidi, i mutilati, le vedove e gli orfani: tutele e leggi.

2. UTOPIE ANARCHICHE
Introduzione teorica. Dibattito. Laboratorio di analisi di documenti.
1. Quale idea di società alternativa al potere statale portano avanti i pensatori anarchici?
2. Quale altro mondo civile è possibile senza il controllo dello Stato?
3. Quali tentativi di società anarchiche alternative sono stati fatti e che risultati hanno prodotto?

3. DONNE E ANARCHIA
Introduzione teorica. Dibattito. Laboratorio di analisi di documenti.
Breve storia dell’anarchismo.
Biografie di donne impegnate nell’azione politica tra ‘800 e ‘900. Analisi di testimonianze, testi e documenti d’archivio e preparazione di materiali divulgativi.

4. A COSA SERVE UN ARCHIVIO STORICO
Breve storia dell’anarchismo in Italia.
Visita guidata all’archivio e biblioteca ASFAI.
Analisi di materiali d’archivio.

Per accordi ed informazioni scrivere ai seguenti indirizzi:
massimo.ortalli@acantho.it
motasso@libero.it
---------------------------------------------------------------

Riunione ECONOMIA E GEOPOLITICA: cenni sulle Interconnessioni Globali Toni Iero "ex responsabile centro studi e ricerche economiche e finanziarie di UnipolSai"
sabato 3 giugno



1 - Guerra e debiti



· Globalizzazione e dominanza USA

· Esito della globalizzazione e ascesa della Cina

· Risultati in termini di debito estero

· Fine della globalizzazione come tentativo USA di fermare l'ascesa della Cina

· Strumenti per deglobalizzare il mondo

· Reazione dei creditori: la nuova guerra imperialista


sabato 24 giugno



2 - la nuova crisi delle banche USA



· La caduta di Silicon Valley Bank

· I tassi di interesse della FED

· I debiti USA: debito federale e debito estero

· Pericoli di contagio: corsa agli sportelli, investimenti dei depositi

· E il resto del mondo?

Riunione Per tutte, per ciascuna, per tutti, per ciascuno – Canti contro la guerra dell’Italia agli ultimi
Venerdì 2 dicembre presso l'Archivio Storico della FAI a Imola, alle ore 18.00, verrà presentato “Per tutte, per ciascuna, per tutti, per ciascuno – Canti contro la guerra dell’Italia agli ultimi”, il libro di Filippo Kalomenìdis e Collettivo Eutopia (Edizioni DEA).

Saranno presenti come relatori lo scrittore Filippo Kalomenìdis e Eva Rutica, autrice del collettivo Eutopia.

“Per tutte, per ciascuna, per tutti, per ciascuno” sono cinquanta canti poetici dedicati a donne e uomini che sono rimaste/i vittime dello stato e del capitalismo e le cui storie sono state cancellate dalla storia. Si tratta di rivoluzionari, di militanti politici, migranti, omosessuali, transessuali e reclusi in strutture psichiatriche. Un libro che vuole essere l'occasione per conoscere la vita di persone che hanno fatto della loro vita un'esperienza rivoluzionaria e anticonformista.

L'appuntamento è per il 2 dicembre alle ore 18 presso l'Archivio Storico della FAI a Imola in via F.lli Bandiera 19 con ingresso dal parcheggio dell'ospedale vecchio in via Caterina Sforza.

A cura dell’ assemblea degli anarchici imolesi

Riunione presentazione del libro di MAURO BALBONI "IL PIANETA DEI FRIGORIFERI"
IL LIBRO

Il pianeta dei frigoriferi è un viaggio nella
più grande transizione alimentare di massa della storia umana. Quella che staaccadendo proprio ora, nella quale miliardi di persone in Asia e in Africa sistanno appunto comperando – per la prima volta – il frigorifero; che cambieràper sempre i loro stili alimentari come ha già cambiato i nostri una o duegenerazioni fa. Quella che si sta verificando su un pianeta la cui geografia climatica, umana ed economica sta cambiando a velocità accelerata. Nella quale miliardi di persone che nel 1960 si accontentavano di 1500 kilocalorie al giorno (non avevano altra scelta!) oggi ne vogliono 3000. Come noi. E perché non dovrebbero? Dov’è il problema? Elementare: dobbiamo produrre sempre più
cibo ma non abbiamo la terra per farlo. Nel corso della storia umana abbiamo già convertito metà delle terre emerse in campi coltivati e pascoli. Pensavamo che la Terra servisse solo a quello. Oggi sappiamo che ci serve an che per altre due cose: stoccare carbonio e quindi mitigare il riscaldamento globale, e salvare la biodiversità. Urgenze che non possiamo ignorare.



«Mangeremo
carne di laboratorio. Forse. Torneremo a fare la spesa dal contadino locale. Però prima dobbiamo trovarne uno. Sconfiggeremo la globalizzazione del cibo e mangeremo solo prodotti nazionali: significa che l’Italia rinuncerà
volontariamente a 40 miliardi di euro di export agroalimentare all’anno? O che li perderà comunque, visto che anche gli altri paesi mangeranno solo il loro
cibo locale? Anche loro vogliono salvare il mondo, immagino. O no? I “ragazzi del clima” mangiano solo vegano. I politici parlano solo di bio. Gli opinion leaders nel dibattito sul cibo sono settantenni che idealizzano una ruralità perduta quando loro di anni ne avevano dieci, e che nessuno dei loro
ascoltatori ha conosciuto di persona. Insomma, a chi e a cosa devo credere? Qual è il vero futuro del cibo?» “Il pianeta dei frigoriferi. Miti e realtà su quello che mangeremo” è un viaggio nella più grande transizione alimentare di massa della storia umana. Quella che si sta verificando esattamente ora. In cui miliardi di persone in Asia e in Africa si stanno permettendo – per la prima
volta – il frigorifero; che cambierà per sempre i loro stili alimentari come ha già cambiato i nostri una o due generazioni fa. Quella in cui miliardi di persone stanno dando addio alla spesa a “km zero” dal contadino locale e
all’economia millenaria del villaggio. Per buttarsi, come abbiamo fatto noi, in quella delle proteine animali, dei surgelati e dei supermarket. Cambiando così per sempre anche il “volto agroalimentare” del mondo. In un processo che però
non è indolore e privo di rischi: aumenta la pressione sulle risorse necessarie a produrre il cibo come la terra fertile, l’acqua, i servizi ecosistemici. Questo mentre la terra coltivata a disposizione di ogni mangiatore continua a
calare: entro pochi decenni, per ogni 3 ettari coltivati ce ne sarà uno coperto dall’ambiente costruito. E mentre la Scienza ci ammonisce che, oltre a produrre
cibo, la superficie terrestre deve oggi essere usata per mitigare il riscaldamento globale e salvare la biodiversità. “Il pianeta dei frigoriferi” conduce i lettori nei punti nevralgici del dibattito: l’affermazione planetaria
della dieta occidentale; le narrazioni antagoniste ormai nel catalogo-vendite di quella stessa industria alimentare che si proponevano di combattere; le proteine animali e le opzioni per la loro sostituzione; le battaglie mediatiche
(e politiche) tra agricoltura convenzionale, bio e agroecologia. Fino alle idee disruptive: le proteine dagli insetti, l’agricoltura urbana, l’adattamento al
cambiamento climatico; il sogno di sfamare il mondo del 2050 e
contemporaneamente riservare metà del pianeta alla natura, al sequestro di
carbonio e alla biodiversità. Per ognuno di questi argomenti, “Il pianeta dei
frigoriferi” va alla – non sempre facile – ricerca dei dati. Per capire a che
punto siamo e dove stiamo andando, oltre l’aneddotica. Portando così un contributo di chiarezza in un dibattito pieno di contrapposizioni, nel quale di solito si comincia parlando del cibo di domani per passare subito dopo alla
romanticizzazione di quello di ieri, di un “buon tempo andato” agreste in realtà mai esistito. Si scoprono così molti paradossi: qui nel mondo ricco si moltiplicano gli appelli alla frugalità collettiva, là nel mondo in prepotente crescita economica si mangia (per fortuna) sempre di più; qui si invoca la “fine della carne”, là si consumano sempre più proteine animali. Si scopre che l’agricoltura bio e l’agroecologia non sono la stessa cosa; oppure che uno dei
migliori sistemi di agricoltura conservativa richiede l’uso dell’erbicida più odiato sui media. Che se produciamo più cibo per unità di superficie, non meno, diminuiamo l’impronta ecologica e climatica di noi sapiens sulle risorse del pianeta.


L'AUTORE

Mauro Balboni, laureato in Scienze agrarie all’Università di Bologna, ha lavorato oltre 30 anni nella ricerca e sviluppo
della grande industria agrochimica, la maggior parte dei quali come dirigente con responsabilità europee e globali. Ha vissuto a Milano, Bologna, Vienna,Oxford, Zurigo. Oggi risiede tra la Svizzera e il lago di Garda, dove ha
trovato la sua vera life mission, quella di conservare un biotopo di prati magri e i suoi legittimi residenti: le “carote ametista”, le cavallette dalle ali blu, le api, le farfalle e le orchidee rare. Dal 2017 scrive sui temi della
sicurezza alimentare globale e dell’impronta del cibo sulle risorse e gli ecosistemi, prima con Il Pianeta mangiato e ora con Il pianeta dei frigoriferi. Nel resto del suo tempo gira l’Europa con il camper, a piedi o in bicicletta
anche alla ricerca di agricolture e di cibi presenti, passati e futuri.

Riunione ABBATTERE LE MURA DEL CIELO di Mauro De Agostini presentazione del libro sarà presente l'autore SABATO 12 NOVEMBRE 2022 ORE 17:00 c/o Archivio Storico della FAI Via F.lli Bandiera, 19 Imola cortile interno, entrata dal parcheggio dell’ “
Dagli anni dell'assalto al cielo a quelli del riflusso: un
tassello utile per la ricostruzione di una storia generale del periodo



Il soffocante clima ideologico attuale
ha completamente oscurato
la ricchezza progettuale, le speranze di cambiamento
e la complessità del Movimento degli anni
settanta, spesso ridotto, con una grave
deformazione prospettica, a semplice premessa e cornice
del «terrorismo».

Il libro, ricco di documenti e
di testimonianze, ricostruisce la storia di alcune occupazioni anarchiche a Milano tra il
1975 e il 1985, in particolare
le vicende che vanno dall'occupazione di via
Conchetta 18 e Torricelli 19 (1976)
allo sgombero di via Correggio 18 (1984).

Un «microcosmo» militante, in cui si riverberano le
vicende del movimento
anarchico italiano e più in
generale quelle dell'intero Movimento del 1968-77. Lotte, poesia,
repressione: dalle lotte degli ospedalieri a quelle per il diritto alla casa, dal «massacro della
Scala» (7 dicembre 1976) alla mobilitazione
contro il supercarcere di Voghera, dalla lotta contro l'espulsione dei proletari
dal centro alla ridefinizione delle funzioni nella metropoli capitalista,
daL femminismo alla sfida punk.

Mauro De Agostini
(Milano 1955) già docente
di Storia e Filosofia nei Licei,
si occupa di storia del movimento anarchico e dei sindacati.